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PER LE ANTICHE STRADE - TREKKING A CITTA' DELLA PIEVE

Uscita pratica
Data: 15 Aprile 2018 08:40 - 12:40

Luogo: citta della pieve  |  Città: Città della Pieve, Italia

Ritrovo: Ore 8.45 davanti alla sede dell' Ass. Il Riccio c/o ex chiesa San Agostino (ingresso Liceo Musicale o complesso S. Agostino) a Città della Pieve.
Partenza: Ore 9.00
Distanza: 11.00 km circa
Durata: 4,00 ore circa
Dislivello: mt 250 circa
Difficoltà: Escursionistica (medio-facile)

ESCURSIONE GRATUITA APERTA A TUTTI!
PRENOTAZIONE MOLTO GRADITA.

>>>Visita del Museo di Scienze Naturali nel primo pomeriggio (facoltativo)

INFO e CONTATTI:
Riccardo 348.4555251
Pino 327.9739039

Conduzione escursione: Giuseppe Daniele, Riccardo Testa
Coordinamento: Ferdinando Ramondo
BAMBINI: Dai 10 anni in su...
ABBIGLIAMENTO: sportivo, scarpe da trekking (per informazioni chiedere alle guide), zaino max 35 litri per escursione giornaliera, abbigliamento a strati, giacca a vento, cappello. 

COSA PORTARE: acqua (almeno 1,5 l) , protezioni per il sole e per la pioggia.
FACOLTATIVO: pranzo al sacco presso la sede de Il Riccio

I CANI: possono essere portati al seguito, condotti al guinzaglio. Ricorda di portare sempre con te l’attrezzatura per l’asporto delle deiezioni.
DURANTE L'ESCURSIONE: si consiglia un moderato e discreto uso dei cellulari e, in ogni caso, di parlare solo per necessità e cercando di non disturbare il gruppo.

DESCRIZIONE ESCURSIONE
La Fonte Trova è forse la più importante delle fonti storiche presenti a nord, ad ovest ed a est del paese. Sicuramente in funzione fin dal Medioevo, citata negli Statuti Comunali del 1537. L’acqua proviene da una vena situata poco distante dalla fonte. Secondo la testimonianza di Antonio Verri in “L’altopiano di Città della Pieve” del 1919, la fonte, situata a 464 metri s.l.m., forniva giornalmente mc. 16 di acqua.
USO DELLE ACQUE: molto frequentata, sia per l’attingimento dell’acqua potabile sia per lavare la biancheria, a causa della sua localizzazione in prossimità del Terziere Casalino..
STRUTTURA DELLA FONTE: è costituita da tre vasche coperte da una struttura a tre archi a tutto sesto in laterizio. La prima e la seconda vasca venivano utilizzate per il lavaggio e il risciacquo della biancheria, mentre la terza per i panni dei defunti. Davanti alle prime due vasche si trovano due cannelle per l’acqua ad uso potabile. Si ha notizia di progetti, relazioni e stime, recanti la data del 30 marzo 1840, redatti da Lodovico Scaccia, incaricato dal Gonfaloniere di Città della Pieve di progettare e stimare le opere di urgente restauro della due fonti pubbliche Trova e Venella, al fine di evitare il loro totale deperimento.
Castelluccio Palusse: il piccolo borgo di Città della Pieve ha qualche liasons con la storia di Casa Savoia. Questo luogo ha a che fare con un fitto intrigo degli amori di corte da cui tutto ebbe origine. Il primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, era solito preferire alla Ragion di Stato le ragioni del cuore … Per questo venne chiamato anche in senso ironico ‘Il Padre della Patria’. Fatto sta che tra le tante donne frequentate forse la più importante è stata Rosa Vercellana, più nota come la Bella Rosin. Dalla loro relazione nacquero due figli illegittimi, Vittoria e Emanuele Guerrieri (cognome attribuito con regio decreto). Anche la figlia ebbe una vita costellata da numerose infedeltà coniugali. Sposata col Marchese Spinola, fuggì a Città della Pieve con il suo amante Paolo de Simone (Palusse lo chiamava lei in torinese). All’inizio i due comprarono dalla famiglia Bonelli la tenuta e il borgo di Salci ma poi, per problemi finanziari, si dovettero accontentare prima di villa ‘Rosetta’ e poi di un castelluccio neogotico che prese il nome di Palusse. Qui Vittoria e il suo amante allevavano cavalli purosangue, bovini etc… e coltivavano piante esotiche (vedi la serra). Il Premiato (???) Stabilimento di Floricultura Palusse si trasferì infine a Roma; ma questa è un’altra storia. 
Da qui il cammino giunge alla piccola chiesa di Canale a ca 2 km dal centro storico, lungo la statale per Castiglion del Lago. Nelle belle giornate è possibile ammirare un panorama che ci spinge a Nord oltre il lago di Chiusi e a nord est verso il lago Trasimeno, lungo un susseguirsi di colline in parte coltivate a olivo (da cui la qualità di olio dei Colli del Trasimeno), in parte a seminativi e in parte boscose. Presso la chiesa di S. Biagio, restaurata negli ultimi anni a cura degli abitanti locali, è possibile una sosta nell’area attrezzata ai margini del bosco.
Poi dopo una visuale sia sul lago Trasimeno che sul Monte Pausillo e Petrarvella, si scende a fianco di allevamenti bovini in località Tre Molini e si risale al paese in località Camparche. Quest’ultimo tratto corrisponde all’inizio del mega trekking di ca 100 km I Sentieri del Perugino.

 

Telefono
327.9739039
Luogo
06062 Città della Pieve PG, Italia

 

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Altre date


  • 15 Aprile 2018 08:40 - 12:40

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